Muffa Dopo aver messo il Cappotto Esterno

Muffa che è cresciuta dopo aver messo il cappotto esterno

Foto ravvicinata di finestra con striscia nera di muffa tossica Domei

Una muffa nera e fitta da sembrare vernice.

Tutti i tentativi fatti da Matteo si sono conclusi senza alcun miglioramento:

  • pitture termiche
  • pitture ad alto pH
  • antimuffa di ogni tipo

Soprattutto il bordi inferiori delle pareti sotto le finestre si sono ricoperti di strisce di muffa nere come il carbone, umide e che colavano in continuazione.

Non è un problema di infissi montati male e neppure di infiltrazioni di acqua.

L'abitazione ha subito uno squilibrio microclimatico che ha determinato conseguenze inaspettate e imprevedibili.   

Ogni abitazione raggiunge nel corso degli anni un proprio equilibrio microclimatico.

Perfino ogni singola stanza ne ha uno proprio e i fattori che lo condizionano sono diversi.

Dalla disposizione dei mobili alla posizione del termosifone, dall'orientamento delle pareti al numero di stanze fino al numero di persone che compongono il nucleo familiare.

Può rimanere tale per anni, per decenni, ma può capitare che un nuovo evento lo scombini. Tra i più frequenti:

  • sostituzione degli infissi
  • lavori di rifacimento intonaci o pavimenti
  • nascita di un figlio (o del secondo, terzo... figlio)
  • cappotto isolante sulle facciate

Nel caso di Matteo si sono sommati più fattori, il primo e più importante è stato l'aver eseguito una ristrutturazione dell'abitazione.

Le pareti sono meno fredde grazie al cappotto esterno, ma lo squilibrio dato dai lavori ha permesso che si creassero condizioni talmente ideali per le muffe, che anche le federe interne dei cuscini del divano sono state infestate.

Foto di muffe cresciute sulle federe interne di cuscini del divano Domei

Come abbiamo analizzato e quale rimedio abbiamo elaborato

Foto Domei trattamento antimuffa armadio

La condensa sui vetri è la testimonianza di un importante disequilibrio al quale bisogna rimediare in modo specifico immediatamente...

Perché la muffa in quelle condizioni diffonde e si espande molto prima che sulla pittura si formino gocce d'acqua.

Le muffe già presenti hanno bisogno di appena il 60% di umidità per moltiplicarsi.

Abbiamo tenuto in considerazione, quindi, il fatto che ogni stanza dell'abitazione presenta dinamiche di crescita di muffe diversa dalle altre.

Bisognava tenere l'umidità interna al di sotto del 60%, perché nell'abitazione le misurazioni che abbiamo eseguito mostravano valori di umidità sempre sopra il 70%.

A questo tasso di umidità le spore iniziano a mettere le loro radici in appena 48 ore.

Dopo una bonifica completa degli ambienti di tutta la casa che ha necessitato di trattare tutti i mobili, anche al loro interno, e qualsiasi superficie per avere la certezza di aver abbattuto la vitalità di tutte le muffe e le spore...

Nelle stanze abbiamo installato dei sistemi di ventilazione meccanica con recupero di calore che assicurano l'eliminazione continua della tanta umidità presente, mantenendo stabile la temperatura interna. 

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