Ti capita, ogni volta che termini di fare la doccia, di fermarti davanti allo specchio e con la mano liberarlo dalla condensa per poterti specchiare?
Quella è l’umidità.
L’acqua calda rilascia vapore acqueo nell’aria, che poi si appoggia su tutte le superfici.
Su quelle che sono piuttosto fredde o che comunque hanno una temperatura più bassa rispetto a quella dell’aria della stanza, si formano le goccioline di acqua, la condensa.
Sullo specchio le vedi, ma sulla pittura no, perchè vengono assorbite.
La condensa può avvenire anche quando non ci sono grosse differenze di temperatura tra l’aria e la superficie con la quale entra in contatto.
In questo caso significa che l’aria è talmente ricca e satura di umidità, che non può far altro che condensare.
Non vedi il vapore acqueo sulle pitture ma, ugualmente, sono bagnate tanto quanto lo è lo specchio.
Umidità relativa, il tuo primo grande nemico
L’aria che si riempie di vapore acqueo fino al massimo della sua capacità, si chiama umidità assoluta.
Per tutti i valori di umidità al di sotto dell’umidità assoluta (cioè sotto il 100% di umidità) si parla di umidità relativa, che si misura in percentuale.
La percentuale che ti deve spaventare, sempre, e ti deve far scattare mille campanelli d’allarme è il 70% – 75%
Con questi valori le spore iniziano a dare vita alle muffe in sole 48 ore.
Lo schienale dell’armadio, che è fatto di un materiale super assorbente, ha registrato quel valore per un tempo sufficiente da scatenare la crescita delle muffe e il loro diffondersi, veloce e inarrestabile.
L’umidità contenuta nell’aria si sposta verso l’alto e va a bagnare gli angoli e i soffitti che, se hanno temperature più basse rispetto a quelle dell’aria stessa, creano le condizioni ideali per la veloce crescita della muffa.
E ancora, l’umidità porta con sè sporco e pulviscolo che si poseranno sulle pareti e sui mobili, diventando nutrienti per il fungo.
Qual è il livello di umidità che devi riuscire a mantenere
Per avere tranquillità e controllare la crescita delle muffe, è necessario che tutta l’umidità in eccesso che ogni giorno si crea nella stanza, venga eliminata.
E’ necessario che conservi una percentuale di umidità pari al 55% durante le 24 ore.
Sebbene tenendo bassa l’umidità non togli vitalità alle muffe (loro rimangono vitali, ma non più in grado di rilasciare spore e di espandersi), eviti che si ingrandiscano.
E’ sempre necessario che individui il motivo che mantiene l’umidità relativa della stanza a valori sopra il 55% e lo risolvi.
Analizzare la situazione e diagnosticare il problema:
questo è l’approccio corretto che ti permette di individuare quali azioni hai necessità di eseguire per mettere fine alla muffa che cresce nella stanza.
E’ importante che ti venga detto perchè c’è tanta umidità e cosa hai bisogno di fare per porvi rimedio.
Il rimedio non è detto debba essere il rimuovere intonaci, rifare pareti o applicare ingombranti e costosi pannelli in cartongesso.
Molto spesso la soluzione è molto più semplice di come alcuni la descrivono e la vogliono far sembrare.
Cosa puoi fare, ora.
Fissa un sopralluogo tecnico con me o con uno dei miei colleghi esperti.
Compila il questionario in modo da essere contattato dalla mia collega, che ti fornisce le informazioni e individua con te la data e l’ora per l’analisi.
E’ gratuito e non ti vincola in nessun modo.
Ad maiora
Andrea
Andrea Bernardi
Esperto in diagnosi per problemi di muffa